
“La prima regola di ogni tecnologia usata negli affari è che l’automazione applicata ad un’operazione efficiente ne ingrandirà l’efficienza. La seconda è che l’automazione applicata ad un’operazione inefficiente ne ingrandirà l’inefficienza.” – Bill Gates
Come mai, se la mia vacanza continua voi potete beneficiare di nuovi post? Semplice, oserei dire banale: ho automatizzato un processo. Qui sta la chiave non solo della mia capacità di sorseggiare latte di cocco senza dovermi preoccupare di digitare su una tastiera, ma anche e soprattutto dell’efficienza di cui i processi aziendali possono beneficiare nel mondo moderno. Mondo che sì, sicuramente presenta tante e tali fonti di distrazione da compensare (in negativo) abbondantemente tali benefici se uno non sta attento, ma che in linea di massima mi permetto di ritenere migliore rispetto a quello di una volta anche e soprattutto grazie alla Scienza e alla Tecnologia.
Io ho un debole per la robotica, questo è chiaro a chiunque mi conosca fin dal lontano 1987, anno in cui – pur essendo appena una matricola alla scuola materna – avevo già le idee chiare sul mio futuro: ero già ingegnere, in sostanza, e già apprezzavo i robot. Certo, all’epoca mi immaginavo più che altro di costruire autotreni in grado di trasformarsi in guerrieri spaziali, ma non sottilizziamo: sono sempre stato un fan dell’automazione. Ci ho poi lavorato per molti anni, e pur riferendomi a un ambito un po’ particolare ho sempre spiegato i benefici dell’automatizzazione dei processi in termini di efficienza ed efficacia.
Cosa implica automatizzare un processo? Conoscerlo, suddividerlo nelle sue componenti fondamentali, delegare una o più di queste componenti a un’entità non umana, hardware o software che sia: mantenere dunque invariato il risultato (se non addirittura migliorarlo) riducendo lo sforzo che la persona deve compiere. Questo, poiché la bontà di un certo risultato dipende anche dalle tempistiche in cui è raggiunto, implica pianificazione. Occorre naturalmente anche un’analisi dei costi e dei benefici: ogni tecnologia ha un costo di adozione che non è necessariamente monetario, e non è detto che in un determinato momento storico sia conveniente automatizzare un certo processo, dipende tutto dall’output che intendiamo produrre, dai margini, dal contesto insomma.
Ma in linea di principio, mi permetto di dire che a oggi non esista impresa che non possa beneficiare in parte magari minima dall’automatizzazione di uno o più processi: tutti noi “perdiamo” (virgolette gigantesche) tempo a compiere task banali, a basso valore aggiunto, ripetitivi, i quali possono essere delegati a uno strumento tecnologico.
Oggi si tratta di pubblicare in automatico un post che ho pensato e scritto molti giorni fa, domani potrebbe trattarsi di produrre in automatico una fattura, di togliere dalle mani di un operatore l’onere di preparare una dose di farmaco tossico, o chissà che altro.
Trovate un processo che non è ancora stato automatizzato e inventate il modo di automatizzarlo: avrete per le mani un prodotto di cui qualcuno da qualche parte ha bisogno.
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